Minori stranieri non accompagnati, a Catania un convegno nazionale dedicato al tema dell’accoglienza

  • Pubblicato il: Ven, 05/04/2019 - 12:04
  • da: redazione

'Minori stranieri. Accoglienza e Integrazione: dalle esperienze realizzate, quale prospettiva?' è il titolo del convegno, promosso da Cooperativa Prospettiva, CNCA, CNCM e Consorzio Il Nodo, che si è tenuto martedì 2 aprile a Catania al Museo Diocesano. Il convegno ha focalizzato l'attenzione sul tema dell'accoglienza in Italia degli adolescenti stranieri al compimento dei 18 anni. Con la legislazione in vigore infatti, questi ragazzi – se non inseriti nel sistema ex SPRAR – rischiano di perdere ogni forma di assistenza e aiuto, vanificando tutto il percorso di integrazione che gli enti pubblici e le organizzazioni sociali hanno realizzato insieme a loro.

Ad aprire il convegno Liviana Marelli, componente dell’esecutivo nazionale del CNCA che ha indicato subito l’intento programmatico di eventi come questo affermando che “è necessaria un’Italia aperta, un’Italia solidale”. A seguire le testimonianze di due giovani migranti maggiorenni, Anna e Ibrahim, che sono stati ospitati da Consorzio Il Nodo e Cooperativa Prospettiva in due comunità di prima accoglienza e poi trasferiti in comunità alloggio dove stanno sperimentando un’esperienza reale di integrazione lavorativa e sociale.

“Sono qui col sorriso – ha dichiarato Anna, 18enne nigeriana – ma prima ho versato moltissime lacrime. Devo dire grazie a tutti coloro che mi hanno aiutato, tante sono le persone buone che mi hanno dato una mano qui in Italia”. Anna ha poi letto una sua poesia ricordando il dolore e le privazioni vissute nel corso della traversata del deserto e durante la permanenza in Libia. “Sono arrivato in Italia dalla Guinea a 16 anni - ha raccontato Ibrahim -. Mia madre ha voluto che venissi qui per studiare. All’inizio ero arrabbiato, poi Cooperativa Prospettiva mi ha accolto, mi ha aiutato e mi sta aiutando a realizzare i miei sogni. Studio al liceo scientifico e in futuro voglio occuparmi di robotica e intelligenza artificiale”. A seguire ha preso la parola il Presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania Maria Francesca Pricoco affermando che “la sicurezza di un paese si misura in termini di accoglienza ed è necessaria la certezza dei diritti per tutti i minori stranieri non accompagnati”.

“La Sicilia accoglie il maggior numero di msna presenti in Italia, ma il decreto Salvini crea un varco di incertezza che non aiuta in termini di sicurezza” ha dichiarato Stefania Congia, dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel corso del suo intervento la dottoressa Mariella De Santis, dirigente dell’Ufficio Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, ha sottolineato poi la necessità di “diritti, ascolto e partecipazione per i ragazzi migranti di minore età”. Al termine della prima parte del convegno ha preso la parola anche l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Catania Giuseppe Lombardo dichiarando: “Rinnovo il nostro impegno a sostegno delle imprese sociali, che in questi anni hanno dimostrato grande impegno e professionalità, a sostegno dei minori stranieri non accompagnati. Siamo amministratori locali e abbiamo il compito di preservare la nostra comunità, quindi anche i migranti da possibili propagande e spot che gettano nell’insicurezza anche le nostre strade”.

A chiudere la prima parte del convegno è stato Giovanni Fulvi, presidente nazionale del CNCM - Coordinamento Nazionale Comunità Minori - che ha affermato: “Abbiamo il dovere di raccontare le storie di questi ragazzi e sollecitare un dibattito perché così possiamo fare cultura. Dobbiamo andare in giro a raccontare e a farci ascoltare. Nel 1997 in Italia si è cominciato a parlare dei primi msna, nel 2017 con la legge Zampa siamo arrivato dopo 20 anni ad uniformare l’intervento legislativo relativo all’accoglienza”.

Nel pomeriggio il convegno è ripreso con una tavola rotonda sul tema “La programmazione e l’Integrazione possibile alla luce dei nuovi vigenti dettami normativi” e una serie di interventi programmati a cura dei Servizi Sociali di Catania, ASGI, Caritas, CIR, CNCA, Intersos- OIM, Save The Children, Terres des Hommes, Unicef, e Unhcr. Le conclusioni sono state affidate alla dottoressa Costa del servizio centrale Rete Siproimi - ex Sprar.

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