Anche a Catania nasce "Luogo Neutro": al centro i diritti dei bambini

È possibile tutelare i figli dal dolore di un divorzio? Questa è la sfida lanciata a Catania da “Luogo Neutro”, uno spazio realizzato dall’assessorato catanese alla famiglia e ai servizi sociali che ha l’obiettivo di mantenere e proteggere la relazione tra genitori e figli in situazioni di particolare conflitto. Lo spazio, secondo in città insieme a quello già presente nel quartiere di Monte Po, è stato inaugurato ieri in via Fiorita a San Nullo dall’assessore alla famiglia e ai servizi sociali Giuseppe Lombardo e sarà gestito per i prossimi 17 mesi dall’Ati “Marianella Garcia – Prospettiva”.
Cos'è un "Luogo Neutro"
“Luogo neutro è uno spazio protetto - afferma ai microfoni di Catania Today Anna De Luca, referente del progetto per cooperativa Prospettiva - utilissimo per gestire gli incontri tra minori e genitori e salvaguardare le relazioni e i legami, andando oltre la crisi che il nucleo familiare sta attraversando”. “ Luogo neutro „ A chi è rivolto “Accedono al servizio i bambini affidati ad uno solo dei genitori o a un’altra famiglia e che vivono in situazioni di maltrattamento o grave trascuratezza – continua Anna De Luca – su segnalazione del tribunale per i minorenni o del tribunale ordinario, per monitorare la qualità dei rapporti tra il minore e i genitori stessi. Arrivano famiglie con grandi sofferenze, rancori, dolori profondi e spesso i bambini diventano oggetto di ricatti e contese. Gli incontri si svolgono alla presenza di educatori specializzati, assistenti sociali e psicologi, con una frequenza settimanale, per osservare le modalità di relazione tra genitori e figli. Gli interventi si focalizzano sui minori, per dare voce al disagio, alla sofferenza generata dai conflitti familiari e per consentire ai bambini di sperimentare un modo sano di essere figli, all’interno di una relazione tutelata”.
“Dando risposta ad un bisogno già emerso chiaramente sul territorio catanese – conclude Anna De Luca - 'Luogo Neutro' da marzo a settembre, nelle due sedi cittadine, ha già sostenuto 30 nuclei familiari e 41 minori. Gli incontri sono video e audio registrati per consentire anche al tribunale di richiedere le immagini nel caso in cui fosse necessario e per permettere agli operatori, incontro dopo incontro di monitorare le interazioni tra genitori e figli".
a CataniaToday - 7 dicembre 2018 di Giorgia Landolfo